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Grissini alle olive verdi e timo

Grissini alle olive verdi e timo

Eterni protagonisti degli anni ’90, da piccola ne mangiavo una gran quantità. Non che fossimo assidui frequentatori di ristoranti e vita mondana in generale, ma ricordo bene come quelle poche volte mi piacesse trovarli lì ad aspettarmi, accanto alle posate oppure in un cestino allungato 

Paris-Brest con crema mousseline

Paris-Brest con crema mousseline

Se penso a Parigi nel 1891 mi struggo di malinconia, il mio posto nel mondo agli albori del novecento, quando i treni erano a vapore, quando le donne indossavano stivaletti in pelle allacciati sotto abiti lunghi, quando gli uomini portavano il cappello e un ombrello 

Biscotti di frolla montata

Biscotti di frolla montata

Amava tutte le stagioni, anche adesso che già non le sembravano più le stesse di una volta, anche oggi dove la minaccia di un pianeta sofferente la portava a chiedersi come sarebbe diventato poi. Non concepiva l’odio per la pioggia, le lagne per il freddo, lo stufarsi dell’afa, cicliche lamentele sterili che si alternavano con la stessa cadenza del mutare dei periodi, sempre uguali a se stesse, inconsapevole ironica parodia.
Rimaneva affascinata dall’avvicendarsi di sottili mutamenti – il profumo di un fiore, l’ingiallire di una foglia, il rumore del primo temporale estivo, il verde camaleontico delle colline – quando riusciva a coglierli sentiva di entrare nel passo lento e continuo della natura in evoluzione, stupendosi di come il cambiamento non fosse lineare e una stagione divenisse un’altra procedendo

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Crostata Linzer con confettura di ribes

Crostata Linzer con confettura di ribes

Il mio rapporto con le piante è complicato e senza logica. Figlia di un pollice verde per eccellenza, non trovo il filo conduttore nella comprensione dei bisogni clorofilliani, mi sfugge l’equilibrio tra acqua e aria, tra luce e buio, tra freddo e caldo. E più 

Torta di Pasqua umbra

Torta di Pasqua umbra

Entravamo da sotto i portici in quella piazza storica e senza tempo. L’odore dei camini accesi acquietava la mia puntuale nausea, compagna dei viaggi in auto, il rumore dei nostri passi ci guidava in una dimensione senza tempo. Una vetrina con pochi oggetti di valore, 

Occhi di bue speziati alla confettura di lamponi

Occhi di bue speziati alla confettura di lamponi

Nati dalla stessa sacca eppure così diversi. Biondo lui, le orecchie un po’ a sventola, occhi spalancati di stupore, timido. Scura lei a dispetto del nome, capelli neri da cinese, occhi da indianino d’america, piedi minuscoli, sempre sorridente, coraggiosa. La reciproca presenza di un’alter ego all’opposto arricchiva un’infanzia vecchio stile, prati di campagna accoglievano i loro passi, uno stagno nascosto dentro un canneto prendeva sembianze di un misterioso lago, una capretta nera appena nata di nome Neve, pane e marmellata con le mani sporche e niente merendine, vestiti sdruciti, le discese con le biciclettine scassate, le avventure nel bosco: uno Rambo, l’altro il poliziotto.
Poi c’era quel gioco primaverile, li poteva intrattenere ore curvi sugli steli, già accaldati per le loro 

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Pavlova classica alle fragole

Pavlova classica alle fragole

Il mio rapporto con le piante è complicato e senza logica. Figlia di un pollice verde per eccellenza, non trovo il filo conduttore nella comprensione dei bisogni clorofilliani, mi sfugge l’equilibrio tra acqua e aria, tra luce e buio, tra freddo e caldo. E più 

Crostata intrecciata di ricotta, semolino e cioccolato

Crostata intrecciata di ricotta, semolino e cioccolato

Avevamo percorso diverse volte quella piccola stradina che attraversava in pochi minuti il paese di tufo, sospeso nell’aria e nel tempo, appoggiato sulla terra e affacciato sul niente. Una stagione di risveglio, l’odore dei camini strizza l’occhio alla neve andata via da poco mentre le 

Tortine tunisine miele, mandorle e limone

Tortine tunisine miele, mandorle e limone

Un sabato mattina dei nostri, all’opera con i dolci, odore di frolla e frutta fresca, la fretta tipica di chi lavora addolcita dal sapore del fine settimana. Un suono lontano, indecifrabile. Sempre più vicino poi, gutturale, prolungato, irriconoscibile e poi sospetto, come il cielo giallo e grigio, accecante di luce opaca. Una corsa verso la finestra, la apre spalancando la casa ai rumori della strada, si affaccia titubante. “Ali no, non venire. Non guardare, Ali, non guardare”.
Avanzo velocemente, non mi sottraggo al suo vano tentativo di proteggermi: vorrebbe ovattarmi dalla mia stessa natura di cristallo fragile, così mi esprime l’amore. Mi affaccio. Continue reading Tortine tunisine miele, mandorle e limone
Bundt cake al cioccolato con glassa fondente

Bundt cake al cioccolato con glassa fondente

Mi piaceva da ragazzina andare allo stadio. Erano gli anni in cui Robbiati andava agli allenamenti con il Ciao Piaggio e le scarpe in una busta, Torricelli fumava due pacchetti di sigarette al giorno, Batistuta ci faceva innamorare e io avevo i capelli rasati quasi