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Tarte Tatin su base di frolla

Tarte Tatin su base di frolla

Mele, mele, mele. Tempi duri per gli amanti della frutta, che dove si girano si girano e son mele. pere. agrumi. Stop. Questa cosa dell’inverno la odio e la amo, perché se è vero che mi piacciono tutte le stagioni, così come sono, coi loro 

Flan parisien al cocco

Flan parisien al cocco

Meno quarantott’ore alla mia settimana di ferie. Questi giorni mi sembrano scorrere al rallenty, dilatati tra il tempo e gli impegni che si accavallano. Aspetto la data di lunedì come i bambini la notte di Natale, solo che dentro il pacco so già cosa sia 

Ravioli dolci di castagne, ricotta e cioccolato

Ravioli dolci di castagne, ricotta e cioccolato

Ravioli dolci di castagne, ricotta e cioccolato

La mia felicità per queste temperature è qualcosa di inesprimibile…e mi vanno bene anche le giornate piovose, che siano da impiegare in mille impegni di lavoro o di nullafacenza da fine settimana con divano e copertina.

Si sa, autunno chiama castagne, ho acquistato la prima farina di marroni della stagione con gli stampi da ravioli di Fackelmann mi sono messa a impastare questi scrigni profumati ripieni di golosa ricotta, con cioccolato e il sentore autunnale della scorza di arancia…che spettacolo! 

Ora ho già in mente di fare qualcosa anche in versione salata, intanto scegliete quale forma utilizzare e mettetevi all’opera!

 

 

Ravioli dolci di castagne, ricotta e cioccolato

 

RAVIOLI DOLCI DI CASTAGNE

CON RICOTTA E CIOCCOLATO

Preparazione: 45 minuti.   Cottura: 15 minuti.    Dosi: 12-15 ravioli

Per la pasta alla castagna:

  • 150 g di farina 00
  • 150 g di farina di castagne
  • 50 g di burro morbido a temperatura ambiente
  • 50 g di zucchero semolato
  • 2 uova grandi
  • 5 g di lievito per dolci

Per il ripieno:

  • 250 g di ricotta ben scolata
  • 60 g di zucchero semolato
  • Scorza di una arancia a buccia edibile
  • 50 g di gocce di cioccolato fondente

Per guarnire:

  • Q.b. zucchero a velo

Utensili: 

 

Iniziate a preparare la pasta per i ravioli dolci alle castagne, che dovrà riposare un po’.

Lavorate il burro con lo zucchero – in planetaria o con una spatola – po aggiungete le due uova: quando il composto sarà amalgamato, unite le due farine setacciate con il lievito per dolci.

Realizzate un panetto di impasto omogeneo, avvolgete con la pellicola alimentare e conservate in frigorifero.

In una boule inserite la ricotta ben scolata, lo zucchero, la scorza dell’arancia e lavorate con una forchetta o una frusta a mano. Aggiungete le gocce di cioccolato e lasciate in frigorifero.

Dividete in due il panetto di impasto, stendete le due metà con l’aiuto di un mattarello fino a ottenere due sfoglie spesse due millimetri.

 

Ravioli dolci di castagne, ricotta e cioccolato

 

19Con l’aiuto di due cucchiaini realizzate dei cumuli di farcitura di ricotta su una sfoglia, coprite con l’altra, fate aderire bene i due strati intorno alla farcia e coppate i ravioli dolci con gli stampi per ravioli.

Scaldate il forno a 180°C.

Adagiate i ravioli dolci su una teglia rivestita con apposita carta forno e cuocete circa 15-20 minuti.

Estraete dal forno, fate raffreddare bene e cospargete con dello zucchero a velo prima di servire.

 

Ravioli dolci di castagne, ricotta e cioccolato

I miei consigli: 

  • Potrete realizzare l’impasto anche la sera prima e conservarlo in frigorifero, oppure se volete sostituire la farina di castagne lavorate tutta farina 00 o aggiungete a 280 g di farina classica 20 g di cacao amaro. 
  • Per altre ricette con le castagne date un occhio qui!
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Schiacciata con l’uva toscana

Schiacciata con l’uva toscana

Schiacciata con l’uva toscana. La fratina sotto la finestra spalancata del salotto, nel calore di mezza giornata di fine settembre.  Lei usciva dal lavoro, io da scuola, zavorrata dal dizionario di greco, entrambe affrettate a raggiungere casa: era il periodo dei pranzi col blitz. “Acchiappava 

RAVIOLI CUOR DI BUFALA

RAVIOLI CUOR DI BUFALA

Ravioli cuor di bufala con pomodorino del Piennolo Cos’è San Valentino per me? Solo un’altra perfetta occasione per cucinare dicendo… …anche te hai fame??? 😂 Niente romanticismo, solo dell’ottima bufala come ripieno di questo ravioli, conditi con un sugo tanto semplici quanto buonissimo: i pomodorini 

Cenci di Carnevale

Cenci di Carnevale

 

Tutti – ma proprio tutti – i segreti e i consigli per avere delle bolle perfette nei cenci di Carnevale! 

Chiamatele chiacchiere, frappe, crostoli – avete altri nomi?  Va bene tutto, nome a parte con questa ricetta avrete:

  • un impasto leggerissimo
  • una frittura non unta
  • mille e ancora mille bolle che danno friabilità
  • diversi chili in più perché ve ne mangerete una vagonata!

E soprattutto…due o tre soluzioni per togliere l’odore del fritto da casa vostra! 😂 Una volta che si deve friggere facciamo per bene, in gran stile, non ve ne pentirete…poi vi do anche il rimedio!

Ringrazio Fackelmann per avermi ispirata a rievocare questo dolce, legato a un ricordo di bambina che vi racconto nelle stories – pensando a come poter utilizzare tagliapasta a doppia rotella…e non solo!

Cenci di Carnevale

 

 

CENCI DI CARNEVALE

Preparazione: 40 minuti     Cottura: 10 minuti     Dosi: 45-50 pezzi medi

 

Ingredienti:

  • 230 g di farina 00 debole + q.b. per spolverizzare
  • 100 g di farina Manitoba
  • 40 g di zucchero semolato
  • 3 g di sale
  • 30 g di burro fuso tiepido
  • 2 uova piccole (circa 100-120 g)
  • scorza di un limone e di mezza arancia
  • 40 g di vino bianco/rum/vino Marsala/vodka

Per guarnire:

  • zucchero a velo

Utensili utilizzati:

Cenci di Carnevale

 

Per preparare i Cenci di Carnevale versate le due farine setacciate a fontana sul piano di lavoro: realizzate una cavità al centro e inserite lo zucchero, il sale, la scorza degli agrumi, le due uova sbattute, il burro fuso tiepido e il liquore – è importantissimo, il liquore è uno dei segreti per far venire le bolle, in quanto il punto di evaporazione dell’alcool è inferiore a quello dell’acqua, quindi spingerà l’impasto un po’ prima rispetto a quanto non farebbero i liquidi. 

Come per la pasta fresca, iniziate a lavorare con i rebbi di una forchetta i liquidi dal centro, inglobando poca farina  per volta: quando il composto inizia ad addensarsi, procedete a mano impastando finché otterrete una pasta omogenea per colore e consistenza. Avvolgetela nella pellicola alimentare e coprite con un canovaccio, lasciandola a riposo per circa un’ora.

Nel frattempo montate la macchinetta per stendere la pasta – se l’avete – altrimenti munitevi di matterello (e di muscoli!). Predisponete dei vassoi spolverizzandoli con la farina, vi serviranno per adagiare i cenci – o ‘chiacchiere’ – via via che stenderete la pasta.

Trascorso il tempo di riposo, tagliate un pezzo di impasto, riavvolgete bene il resto nella pellicola e procedete a stenderlo.

Il segreto principale per far venire le bolle in superficie, oltre alla presenza della farina Manitoba e alla presenza della parte alcoolica della ricetta – è ripiegare tante volte l’impasto su se stesso mentre lo stendiamo. Quindi, è L’ARIA il vero segreto della leggerezza delle chiacchiere!

Se stendete con la macchinetta ‘nonna papera’:

Infarinate leggermente il pezzo di impasto, passatelo allo spessore maggiore della vostra macchinetta, piegatelo in due e ripetete l’operazione tre volte. Riducete di una tacca lo spessore dei rulli, passate l’impasto così com’è, poi piegatelo su se stesso e ripetete l’operazione ancora tre volte. Procedete in questo modo fino all’ultima tacca della macchinetta se volete un risultato come quello in foto, estremamente sottile, friabile e leggero; in alternativa, fermatevi

Se stendete con il matterello:

Sarà più difficile ottenere una sfoglia liscia se non si è abituati, ma non temete: infarinate il piano e stendete l’impasto con pochi colpi dalla metà verso l’estremità, capovolgete l’impasto e procedete sempre così, in modo da appiattire bene sia il centro sia la parte esterna, come si fa appunto per la pasta fresca. Vi verranno meno bolle perché sarà poco pratico ripiegare ogni volta l’impasto e stenderlo manualmente, ma saranno ugualmente croccanti, soprattutto se avrete inserito la parte alcolica di vino o vino liquoroso. In ogni caso, ripiegate il più possibile via via che stendete, e proseguito fino a ottenere una sfoglia più sottile che vi è possibile!

Quando avrete ottenuto una pasta sottile quanto volete, rifilate i bordi con la rotella taglia pasta dentellata e poi ritagliate dei rettangoli “di sbieco”, che in fiorentino vuol dire “in obliquo, in diagonale” di circa 15 cm x 8 cm, realizzando un piccolo taglietto al centro, che permetterà una diffusione del calore in cottura migliore anche nella parte centrale.

Terminato tutto l’impasto procedendo in questo modo, scaldate l’olio in una padella per fritti dai bordi alti – io ho utilizzato una specie di wok  in ferro – attendete che la temperatura raggiunga i 175°-180° (se non avete il termometro da cucina, leggete i consigli). Intanto, predisponete dei vassoi con carta assorbente, servirà per scolare l’uso in eccesso dai cenci una volta fritti.

Inserite per pochissimi secondi due al massimo tre pezzi, lasciateli cuocere 4 o 5 secondi, poi girateli dall’altro lato per lo stesso tempo e procedete a scolarli con una schiumarola, adagiateli sulla carta assorbente e procedete in questo modo con tutti i pezzi.

Quando saranno ben freddi, cospargete i cenci di Carnevale con dello zucchero a velo setacciato e serviteli: e se state pensando a come eliminare l’odore di fritto da casa, vi lascio nei consigli anche due suggerimenti per questo piccolo inconveniente!

Ricordatevi di lasciare un commento qui sotto alla ricetta, fatemi sapere!

Cenci di Carnevale

 

I miei consigli:

  • Se volete sostituire la parte alcoolica, sebbene sia fondamentale per la croccantezza del prodotto, inserite pari quantitativo di succo di arancia spremuto e filtrato.
  • Per verificare la temperatura adeguata dell’olio se non avete il termometro da cucina provate con una piccola pallina di avanzo dell’impasto: se mettendola nell’olio va a fondo, non è pronto, se invece vedete delle bollicine e sentite sfrigolare, allora potete procedere con la frittura).
  • Per eliminare l’odore del fritto dopo aver cotto i cenci di Carnevale ci sono due o tre soluzioni molto efficaci:

accendere candele profuma o mangia odore, in realtà questa può essere abbinata anche a una delle altre due soluzioni successive;

-portare a ebollizione una casseruola con acqua, un limone a fette, alloro e due o tre chiodi di garofano: io non avevo l’alloro, l’ho sostituito con il rosmarino e ho aggiunto anche un pizzico di cannella: efficacissimo, una bomba!

in alternativa, per non sprecare ingredienti, potete far bollire l’acqua con 5 o 6 gocce di olio 31.

 

Fior di frolla alla vaniglia

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Ravioli ricotta, limone e carciofi

Ravioli ricotta, limone e carciofi

Ravioli ricotta, limone e carciofi

Si strizza già l’occhio al Natale – io se ci penso mi prende male, visto che è da luglio che lavoro su ricette a tema e le decorazioni della mia odiatissima festa le vedo in giro per casa da mesi 😂

…peeeeeeeerò: mi sono divertita un sacco a preparare questi ravioli, che sono semplicissimi e veloci perché:

  • la pasta si fa in un minuto
  • la sfoglia la tiri con la nonna papera mentre cuociono i carciofi
  • la farcitura è molto basica ma profumatissima!

Chi fa la pasta fresca? Chi vorrebbe provare? Nel caso lo stampo Fackelmann per i ravioli è di grande aiuto, se ne fanno 12 in una botta sola!

Ravioli ricotta, limone e carciofi

RAVIOLI RICOTTA, LIMONE E CARCIOFI

Preparazione: 30 minuti.    Cottura: 10 minuti.    Dosi: 4 persone

Per la pasta:

  • 2 uova
  • 200 g di farina 00
  • Un cucchiaino di olio
  • Un pizzico di sale

Per il ripieno:

  • 200 g di ricotta
  • 30 g di formaggio grana
  • Scorza di due limoni
  • Sale
  • Pepe

Per condire:

  • b. olio
  • 450 g di cuori di carciofo (freschi o surgelati)
  • 1 spicchio d’aglio
  • 10 foglie di prezzemolo fresco

Utensili:

 

Iniziate a preparare l’impasto classico: versate la farina sul piano di lavoro, create una fontana inserendo nel foro centrale l’uovo e il sale. Rompete le uova coi rebbi di una forchetta e sbattete per amalgamare tuorlo e albume, iniziate poi a inglobare la farina dai bordi e, quando l’impasto non sarà più lavorabile con i rebbi, procedete impastando a mano. Lavoratelo circa 5-10 minuti, poi avvolgetelo nella pellicola alimentare e lasciatelo riposare venti minuti circa.

Realizzate la farcitura: in una ciotola lavorate la ricotta con il formaggio grana, la scorza di limone, una presa di sale e un pizzico di pepe. Lasciate in frigorifero a riposare mentre vi dedicate al condimento.

Preparate i carciofi: fate scaldare due cucchiai di olio in una padella antiaderente, inserite l’aglio in camicia schiacciato e fate insaporire: aggiungete i cuori di carciofo e fate cuocere una decina di minuti, facendo rosolare bene gli spicchi. A fine cottura, aggiungete del prezzemolo tritato e aggiustate di sale.

Stendete la pasta in uno strato molto sottile, utilizzando il matterello a mano oppure lo stendipasta a manovella.

Tagliate una striscia larga 15 cm e adagiatela sullo stampo per ravioli, appena spolverizzato con poca farina. Fate aderire bene la pasta alla sagoma dello stampo, poi inserite la farcitura nella cavità. Bagnate i bordi interni ed esterni della pasta, seguendo le zigrinature sottostanti dello stampo. Coprite con altro strato di pasta, passate il matterello sulla superficie premendo abbastanza e create i ravioli, che sformerete sul piano di lavoro.

Portate e ebollizione abbondante acqua salata, cuocete circa 2 minuti i ravioli poi versateli nella padella con i carciofi, unendo un filo di acqua di cottura: spadellateli a fiamma viva per far insaporire con il condimento.

Porzionate i ravioli e servite con delle scaglie di formaggio grana.

Ravioli ricotta limone e carciofi

I miei consigli: 

 

Tortelli ripieni bicolore

Tortelli ripieni bicolore

Tortelli ripieni bicolore Una domenica trascorsa in casa, impastando croissants e facendo lavatrici, guardando un film e finendo un libro al sole tra i panni stesi in terrazza. Quando la domenica è bel tempo entro in conflitto, in bilico tra l’idea di godermi il sole