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Pasta frolla classica e al cacao

Pasta frolla classica e al cacao

Le ricette della pastafrolla sono davvero infinite, e possono presentare molte varianti anche in funzione di esigenze specifiche dei destinatari: senza uova, senza lattosio – quindi senza burro – o frolle per celiaci che non presentano glutine. Inoltre, il metodo di lavorazione dell’impasto può variare 

Danubio salato di Natale

Danubio salato di Natale

Devo ancora capire bene il perché – me lo chiedo senza darmi una risposta concreta – ma non mi piacciono per niente le cose “a forma di…”. Soprattutto in cucina, ma anche fuori dai fornelli. Biscotti a forma di cane, torte a forma di scarpa 

Cookies uvetta e cannella

Cookies uvetta e cannella

E’ successo con l’hamburger. E’ successo con il pesce. E’ successo con la cannella.

Le fissazioni sul cibo mi hanno accompagnata fin da piccola: non solo quelle in positivo – una spasmodica passione per i latticini freschi, le olive, la minestrina in brodo e il prosciutto cotto che mangiavo di continuo – ma anche in negativo – quelle che proprio non volevo saperne di mangiare, e che ho continuato a evitare per circa 25 anni della mia vita per poi cedere senza troppe resistenze dopo un assaggio occasionale.

E con la cannella è andata proprio così, dopo la prima Carrot cake con la ricetta di Miette di San Francisco: è nato un vero amore, da lì declinato in mille forme, pure nella rivisitazione dei cookies.

I più tipici americani sono dei biscotti piatti, croccanti e ricchi di cioccolato, ma in realtà ne esistono tante varianti, con frutta secca o disidratata. In questa versione il gusto tradizionale dei cookies strizza l’occhio alla tradizione nord europea dal profumo di cannella, arricchendola con uvetta e mandorle.

 

Cookies uvetta e cannella

COOKIES UVETTA E CANNELLA
 Dosi: 8 persone    Preparazione: 10 minuti    Cottura: 10 minuti

 

Ingredienti:

  • 125 g di zucchero di canna
  • 125 g di zucchero
  • 250 g di burro
  • 2 pizzichi di sale
  • 1 tuorlo
  • 2 uova medie
  • 250 g di farina 0
  • 180 g di fiocchi d’avena
  • 1 cucchiaino di lievito vanigliato
  • 2 cucchiaini di cannella
  • 100 g di uvetta
  • 50 g di mandorle o noci

Per decorare:

  • q.b. zucchero a velo

Per preparare i cookies uvetta e cannella iniziate inserendo i fiocchi d’avena nel mixer e triturandoli leggermente: inserite a questo punto anche le mandorle o i gherigli di noci e tritate ancora un po’, fino a un risultato grossolano ma meno voluminoso.

In planetaria o con le fruste lavorate il burro con i due tipi di zucchero e il sale, finché il composto diventerà spumoso e chiaro: incorporate gli altri ingredienti umidi inserendo le uova poco per volta e sempre a fruste azionate, lavorando a velocità medio alta fino a un risultato omogeneo.

Mescolate gli ingredienti secchi – il trito di avena e frutta secca, la farina, il lievito, la cannella e l’uvetta – e incorporateli al composto precedente finché l’impasto divenetrà pastoso e omogeneo. Mettete in frigo per almeno un’ora.

 

 

Preparare delle teglie da forno con cartaforno e preriscaldarlo a 180°C. Estraete l’impasto dal frigo e realizzate delle palline un po’ più grandi di una noce (ne verranno circa una trentina), pirlandole velocemente tra i palmi delle mani e adagiandole sulla carta da forno.

Cuocere per circa 10 minuti, estraendoli quando ancora risulteranno soffici al tatto ma dorati. Lasciateli raffreddare su una griglia fino a temperatura ambiente prima di servirli.

 

 

I miei consigli: 
  • Potrete scegliere sia le noci sia le mandorle come frutta secca, oppure anche un mix delle due.
  • Durante l’operazione di pirlatura (realizzazione delle palline) siate veloci, per non far sciogliere troppo il burro col calore delle mani, e anche non molto accurati, i biscotti perderanno comunque parte della loro forma in cottura.
  • Distanziateli bene sulla teglia per evitare che si fondano.
  • I cookies uvetta e cannella si conservano per diversi giorni in una scatola di latta o in una busta di carta.
Plumcake al cioccolato con zenzero caramellato

Plumcake al cioccolato con zenzero caramellato

Studiare la pasticceria ha una piccola controindicazione. Un po’ come quando studi i libri di medicina o di psicologia e ti sembra di avere tutte le patologie descritte, quando studi un manuale di pasticceria ti prende la voglia irrefrenabile di sperimentare tutti i procedimenti e 

Torta di mandorle con mousse bianca e fichi freschi

Torta di mandorle con mousse bianca e fichi freschi

Raramente decido di preparare torte con la frutta fresca che dovrei comprare al supermercato. A eccezione dei frutti rossi e delle fragole, che non troverei altrove. Le idee migliori con la frutta fresca mi vengono quando, con mia immensa gioia e sorpresa, mi bussa alla 

Crostata al thè matcha con crema pasticcera e fichi

Crostata al thè matcha con crema pasticcera e fichi

Per abituarmi al sapore del thè matcha ci ho messo un po’.
Questa densa polvere verdissima ha un profumo e un sapore molto intensi, per questo a mio modestissimo parere è proprio importante stare attenti a dosarlo bene, onde evitare quello che a Firenze chiamiamo l’effetto “allappamento” (concittadini, io ora ci provo a spiegare cosa sia, ma lo sapete che non è facilissimo!), ovvero una sensazione di impastamento generale in bocca, troppo invasivo sia per consistenza sia per gusto eccessivo.
Ma una volta presa la mano col suo sapore e le dosi giuste, dona davvero grande soddisfazione, è ottimo abbinato con creme o ingredienti molto dolci, per esempio con il cioccolato bianco, e da gustare nell’impasto dei biscotti o nella base di una torta, proprio come nel caso di questa crostata, idea nata da un cestino di fichi di campagna appena colti che mi è stato regalato.

Crostata al tè matcha con crema pasticcera e fichi

 
 CROSTATA AL THÈ MATCHA CON CREMA E FICHI
Preparazione: 40 min.    Cottura: 25 min.   Dosi: 8 persone
Per la frolla al thè matcha:

  • 235 g di farina 00
  • 10 g di tè matcha
  • 150 g di burro
  • 100 g di zucchero a velo
  • 2 g di tuorli
  • 1 pizzico di sale

Per la crema pasticcera:

  • 500 ml di latte intero
  • 150 g di tuorli
  • 150 g di zucchero
  • 15 g di amido di mais
  • 20 g di amido di riso
  • q.b di scorza di limone
  • q.b di vaniglia

Per guarnire:

  • 5 cucchiai di marmellata di fichi
  • q.b. di fichi
  • q.b. di gelatina

 

Per realizzare la frolla, mettete su una spianatoia la farina setacciata con il tè matcha, lo zucchero a velo a fontana e create un buco al centro: inserite lì il burro a tocchetti, i tuorli e il pizzico di sale. Iniziate a impastare solo burro e tuorli per formare un pastello omogeneo, e poi velocemente inglobate anche lo zucchero e poi la farina lavorando quanto basta, finché non si forma una palla uniforme. Impellicolatela, schiacciate il panetto e mettete in frigorifero a riposare.

Dedicatevi alla crema pasticcera. Mentre in una casseruola il latte prende temperatura con le scorze di limone, amalgamate bene anche con una frusta elettrica i tuorli e lo zucchero, quando il composto si sarà addensato unire gli amidi e la vaniglia e frullare ancora un poco. Una volta che il latte prenderà bollore, eliminate le scorze di limone, versate il pastello di uova e zucchero e con una frusta girate il composto brevemente finché non si addenserà. Versate in un contenitore basso e largo e far freddare coperta da pellicola.

 

A questo punto accendete il forno a 175°C, intanto imburrate e infarinate uno stampo da crostata del diametro di 20 cm, prendete la frolla dal frigo e stendetela rivestendo bene lo stampo, bucherellando la pasta uniformemente. Cuocete per circa 10-15 minuti, estraendo la frolla quando ancora risulterà leggermente morbida. Far freddare su una griglia.

Sformare la frolla dallo stampo, cospargere il fondo con la marmellata di fichi, più o meno abbondante a seconda dei gusti, versare la crema pasticcera all’interno e decorare con i fichi freschi tagliati a spicchi. Cospargere con gelatina per torte o spray, per evitare che la frutta si secchi, e spolverare con una grattugiata di scorza di limone fresco.

 

 

I miei consigli: 
  • Potete preparare frolla al tè matcha e crema pasticcera in anticipo, conservandole in frigo per due giorni o anche in freezer, estraendole poco prima di iniziare la preparazione.
  • Potrete anche cuocere la base di frolla e poi conservarla in freezer impellicolata, sarà già pronta quando vi occorrerà. Per non far crollare i bordi della frolla in cottura potrete adagiare un foglio di carta forno a contatto, che toglierete 5 minuti prima di sfornare il guscio di frolla, in modo da garantire una cottura uniforme sulla superficie interna.
  • La crostata al tè matcha con crema pasticcera e fichi si conserva in frigorifero per massimo due giorni.
Mousse cheesecake con fragole e pistacchi

Mousse cheesecake con fragole e pistacchi

Capita anche a voi di esagerare sempre con le dosi quando preparate un dolce o anche qualsiasi altra cosa in cucina? Ho sempre paura che non mi siano sufficienti questo o quell’ingrediente, e spesso finisce che mi avanza la base di una torta o la crema 

Crostata di albicocche fresche

Crostata di albicocche fresche

Come forse avrete già letto nell’articolo sulla torta di mandorle, mousse bianca e fichi freschi,  adoro ricevere valanghe di frutta del campo o di campagna per poi realizzarci dei dolci. Non sono un’appassionata di marmellate e confetture fatte in casa, mi piace molto di più 

Crostata di pesche e ciliegie con mousse bianca

Crostata di pesche e ciliegie con mousse bianca

Che meraviglia quando l’estate comincia a regalarci questi bei frutti succosi, saporiti e dolci, una varietà infinita di scelta tra colori e profumi che a me durante l’inverno manca un po’. Perché dopo mele-mele-mele e arance-arance-arance, arriva ad aprile che sogno già pesche profumate, poponi e cocomeri rossissimi.

E la base della realizzazione di questa crostata è versatile e adattabile a qualsiasi sia la frutta che più vi piace, basterà solo vincere il caldo per accendere il forno e cuocere la frolla, Continue reading Crostata di pesche e ciliegie con mousse bianca

Brutti ma bòni

Brutti ma bòni

A Firenze li chiamiamo così, ma in realtà non è solo il nome di questi biscotti; piuttosto una sorta di detto – bruttimabbòni, pronunciato così con la b doppia – che vale un po’ per tutto, anche per la frutta quando non ha un bell’aspetto ma