Panzanella croccante di fine estate.
Andiamo d’accordo praticamente su tutto, spesso abbiamo la stessa visione sulle cose, oppure punti di vista complementari ma sempre nella stessa direzione. Solo due cose – per il momento – dividono me e la mia amica PixeLicious: l’amore per settembre, che lei detesta, e l’approccio alla panzanella. Lei dice che io appartengo a quella schiera di toscani (indegni, non lo dice ma lo pensa) che amano la panzanella “fighetta”, disprezzando con superbia quella tradizionale.
Per un’amante della tradizione come me è un duro colpo da sostenere, ma il punto è che non mi piace per niente il pane ammollato con l’acqua: mentre amo tantissimo la pappa al pomodoro – sempre ricetta di recupero del pan secco, ma lì oltre che bagnato poi è immerso in una valanga di salsa al pomodoro, vuoi mettere? – la panzanella, con quell’umido di acqua a spappolare il pane proprio non riesco.
Questa è la versione che mi faceva la mia mamma, accorpando la ricetta di normalissimi crostini di pane, come quelli da zuppe per intendersi, con gli ingredienti della panzanella classica: ecco, così ne mangio quanta volete! In questo caso ho usato un pane di grani toscani con farina di tipo 2, a lievitazione naturale, ma del semplice pane sciapo andrà benissimo…o comunque quello che avete a casa! L’unica differenza con l’originale è che il pane non dovrà essere troppo duro, altrimenti non riuscirete a tagliare i cubetti!
Vi lascio la ricetta, trovate anche una variante per farla semi-croccante, ovvero una via di mezzo tra quella che io amo e quella originale, per mettere tutti d’accordo!
PANZANELLA CROCCANTE
DI FINE ESTATE
Preparazione: 15 minuti Dosi: 4 persone
Ingredienti:
- 500 g di pane sciapo secco (o integrale, o quello che avete)
- erbe miste fresche (io timo, menta e origano)
- 500 g di pomodorini misti (io piccadilly , pomodori lampadina e neri da Mosciano, omaggio di Oplì Firenze)
- 1 cetriolo
- 20 olive Kelemata (o di Taggia o olive nere toscane)
- 4 ravanelli
- 1 cipolla rossa piccola (se la preferite, anche di Tropea)
- basilico (io germogli di basilico)
- olio evo toscano
- sale
- pepe
Per la versione semi-croccante:
- due cucchiai di aceto
- due cucchiai di acqua
Per preparare la panzanella croccante iniziate dai condimenti: lavate i pomodorini e tagliateli a metà o in quarti, a seconda della loro dimensione. Salate, pepate, condite con olio extravergine di oliva e basilico, mescolate e tenete da parte.
Intanto, tagliate il pane a fette, poi a strisce verticali di circa 2 cm e infine realizzate dei cubetti. Inseriteli in padella calda, con un filo di olio, lasciateli tostare senza brunirli eccessivamente, poi a fine cottura inserite il mix di erbe aromatiche e il sale. Lasciate da parte.
Pulite il cetriolo e realizzate delle fettine, tagliandole a metà se fossero troppo grandi, poi lavate i ravanelli e ottenete delle fettine sottili. Sciacquate le olive dal loro liquido di conservazione e sbucciate la cipolla, realizzando degli anelli non troppo spessi che dividerete a metà.
Inserite in una ciotola capiente i dadini di pane ormai freddi, unite i condimenti appena tagliati e anche i pomodori: a questo punto potrete scegliere se e quanto inumidire i crostini, utilizzando il sughetto dei pomodori conditi unito agli ingredienti indicati per la versione semi croccante, ovvero acqua e aceto.
Aggiustate di sale e di pepe, mescolate bene utilizzando due cucchiai e servite: ovviamente, se servite subito la panzanella, rimarrà estremamente croccante, mentre se la preparerete con anticipo, comunque perderà un po’ di croccantezza a favore di un pane più umido.
I miei consigli:
- Questa non è la ricetta tradizionale, per questo potrete farci tutte le variazioni possibili: sostituite la verdura che gradite meno con delle zucchine saltate in padella o a scapece, aggiungete della mozzarella o delle acciughe, mixate anche con frutta se vi piace, aggiungendo dei fichi per esempio.
- Ho inserito questo piatto nella categoria di antipasti e primi piatti, anche se per la tradizione la panzanella è un piatto unico da gustare accompagnato con un buon bicchiere di vino rosso.