Insalata di primavera
Una giornata di aprile caldissima di qualche anno fa, con 30° all’ombra e un abbigliamento nel trolley completamente inadatto a quell’afa ingestibile. Ah già, si poteva ancora prendere un treno e visitare una città senza pensare che fosse qualcosa di eccezionale. Eppure lo era.
Non ero mai stata a Torino, ne sono rimasta affascinata subito, così del nord ma così
familiare, nella dimensione, nell’accoglienza, nel calore – non solo della temperatura.
Come sempre facciamo, i nostri viaggi – che siano nella nostra regione o dall’altra parte del mondo – hanno sempre delle tappe ben definite, da non poter perdere: quelle alimentari!
Quindi tra la Mole Antonelliana e il Museo Egizio, tra la cremagliera di Superga e piazza San Carlo tutto è programmato in base alle tappe alimentari imperdibili.
E c’era questo posticino che avevamo puntato, per noi amanti del brunch e che sognamo un giorno di aprirlo un posto simile, dove avevamo prenotato un tavolino nel dehor, sotto un provvidenziale ombrellone che ci ha salvato dall’insolazione. Era tutto buonissimo, ma vi giuro che la cosa che più ci è rimasta impressa è stata questa insalata, che da quel giorno rifacciamo spesso chiamandola “l’insalata di Torino”. L’aggiunta del mio ovetto preferito è mia, non ho saputo resistere!
Mi viene anche da ridere a chiamarla ricetta…
INSALATA (‘DI TORINO’) DI PRIMAVERA
Preparazione: 10 minuti Dosi: 2 persone
Ingredienti:
- 350 g di spinacini da insalata freschi
- 6 uova di quaglia
- 4 fragole grandi o 6 medie
- 50 g di ricotta salata
- q.b. mandorle
- 1 cipollotto di tropea (se non avete un appuntamento galante o di lavoro!)
iniziate dalla uova di quaglia, che poi dovranno freddare: immergete in una casseruola con acqua fredda le uova di quaglia, portate ad ebollizione e cuocete per due o tre minuti, a seconda di quanto sodo gradirete il tuorlo all’interno. Scolatele dall’acqua e fatele freddare in acqua e ghiaccio (io utilizzo dei cubetti di ghiaccio in plastica riutilizzabili che sono comodissimi, freddano l’acqua senza sciogliersi e li utilizzi all’infinito! Vi lascio qui il link di acquisto presso il mio Shop Amazon diretto, sezione STRUMENTI: provateli, raffredderanno anche i vostri cocktail senza annacquarli!).
Intanto lavate gli spinacini freschi, asciugateli e inseriteli in due boule da insalata, lavate e mondate le fragole, tagliandole a fettine, grattugiate in scaglie grandi la ricotta salata e, se volete, aggiungete anche un cipollotto di tropea tagliato sottile, mettendone metà per ogni boule: a me piace moltissimo e me ne frego di quanto “balsamico” sia il risultato in bocca!
In una padellina scaldate le mandorle con la pelle fino a farle tostare – lo sentirete dal profumo che emanano quando l’olio essenziale si surriscalderà – poi fatele intiepidire, tritatele grossolanamente al coltello e unitele all’insalata.
Sbucciate delicatamente le uova di quaglia sode e dividetele a metà.
Accompagnatela con un buon pane casalingo leggermente tostato e conditela con olio, sale pepe e goccio di aceto balsamico.
I miei consigli:
- Se volete, al posto del cipollotto potrete inserire dei ravanelli, più delicati e con minori effetti collaterali.
- Se non avete la ricotta salata, sostituitela con un formaggio fresco ma saporito, per esempio la feta sbriciolata.
Torino ricordi stupendi , non solo cibo, non solo cortesia, ma ” eleganza di vita”
Non conoscevo la tua insalata …la farò mia…
E’ vero, non avrei saputo dirlo meglio. Eleganza di vita…