Frittelle di riso di San Giuseppe
“Figliole e frittelle, più ne si fanno, più le vengan belle!”. Lo avete mai sentito dire questo detto?
A Firenze è un must del periodo di Carnevale, una sorta di popolare giustificazione del fatto che è giusto continuare a friggere come se non ci fosse un domani, perché le frittelle sono come le figlie femmine: più ne fai e più belle ti vengono.
Ho già raccolto qualche commento scettico riguardo alle figlie, ma il punto è che per le frittelle è
verissimo! E se state pensando al fatto che non volete friggere perché poi vi odora la casa di unto come se fossimo alla sagra del fritto, non c’è problema: ho già raccolto – e sperimentato – due metodi efficacissimi ed economici per eliminare gli odori da casa, li trovate nei consigli in fondo, cos^ siete costretti a leggervi prima la ricetta e guardare le foto e…a farvi venire voglia di frittelle!
Questa è la variante di quelle di riso, che a Firenze si fanno con l’uvetta ma che voi potrete omettere se non vi piace (ma davvero esiste ancora qualcuno a cui non piace l’uvetta?): io le ho fatte realizzando una quenelle con due cucchiaini, in quanto inarrestabile perfezionista ma…voi siate mooolto meno precisi, un cucchiaino di impasto infilato al volo dentro l’olio e via!
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FRITTELLE DI RISO DI SAN GIUSEPPE
Preparazione: 45 min+riposo Cottura: 20 minuti Dosi: 30 pezzi circa
Ingredienti:
- 220 g di riso Carnaroli o Originario
- 220 ml di acqua
- 500 ml di latte
- 50 g di zucchero
- 30 g di burro
- scorza di un limone e di un’arancia
- 2 cucchiai rasi di farina
- 1/2 bustina di lievito chimico
- 2 uova medie
- 15 g di rum
- 50 g di uvetta
- 1 pizzico di sale
- 1 lt olio per friggere
- q.b. zucchero
Il mio consiglio è di iniziare la sera prima, ma potrete anche preparare tutto il giorno stesso.
In una casseruola scaldate acqua, latte, zucchero e sale, quando sfiorerà il bollore versate il riso e fate cuocere a lungo, mescolando spesso soprattutto verso la fine, affinché il riso non si attacchi sul fondo. Mantecate con il burro, la scorza di limone e di arancia. Coprite con pellicola alimentare a contatto e lasciate riposare tutta la notte a temperatura ambiente. Potrete comunque fare questa operazione la mattina stessa, facendo poi riposare e freddare bene il riso cotto.
Quando il riso è riposato, mettete l’uvetta in ammollo in acqua tiepida per circa 10 minuti.
Lavoratelo con una spatola – se avete la planetaria inseritelo nella ciotola lavorandolo con gancio a scudo – poi inserite i tuorli d’uovo poco per volta, il rum, poi la farina setacciata con il lievito: montate a neve ferma gli albumi, inserendo appena fanno la schiuma due gocce di succo di limone, poi incorporatela al composto di riso delicatamente.
Scaldate l’olio per friggere, che dovrà raggiungere la temperatura di 170° e predisponete un vassoio con della carta da fritti o dello scottex. Cuocete le frittelle poche per volta, cercando di mantenere stabile la temperatura dell’olio: prelevate con un cucchiaino una noce di impasto e fatela scivolare nell’olio bollente. Durante la cottura muovetele con una schiumarola, quando saranno ben dorate scolatele e adagiatele sulla carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Quando saranno fredde, giratele in abbondante zucchero e conservate in un recipiente con carta assorbente senza coprirle.
I miei consigli:
Questa volta non sono di tipo tecnico, ma per il post-frittura! Per eliminare l’odore del fritto ci sono due o tre soluzioni molto efficaci!
- accendere candele profuma o mangia odore, in realtà questa può essere abbinata anche a una delle altre due soluzioni successive;
- portare a ebollizione una casseruola con acqua, un limone a fette, alloro e due o tre chiodi di garofano: io non avevo l’alloro, l’ho sostituito con il rosmarino e ho aggiunto anche un pizzico di cannella: efficacissimo, una bomba!
- in alternativa, per non sprecare ingredienti, potete far bollire l’acqua con 4 gocce di olio 31.
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