Schiaccia briaca dell’Elba
Schiaccia briaca dell’Elba
L’opportunità di scoprire posti nuovi, di viaggiare, è il bene più prezioso che i soldi possano regalarti. Nuovi panorami, nuove culture, altri modi di vivere. Eppure, ci sono posti dove continuo a voler tornare, stretta tra la consapevolezza che potrei usarli – quei soldi – per vedere altro e il bisogno di ricongiungermi con uno stato emotivo imprescindibile da coordinate geografiche ben precise.
Un po’ di tempo fa mi fu chiesto quali erano i luoghi dove mi ero sentita a casa, prima risposta:
Isola d’Elba, nel giallo di settembre. E’ come una madre mammifera che si predispone all’autunno, il suo manto di boschi riveste di velluto verde i promontori, impolverati dalla luce trasversale del tramonto; esiste un silenzio giallo, una quiete viva, una promessa di speranza che ti culla come fossi in barca, ancorato nelle baie delle sue acque. Torno sempre nello stesso posto, un agglomerato di case in mezzo a un campo, dove è il gallo a svegliarti, la Silvana ricurva sui pomodori a darti il buongiorno, la Milla che scodinzola entrandoti in casa a strapparti il primo sorriso, l’odore umido delle piante a toglierti dalle braccia di Morfeo.
L’Aleatico, che è il vino tipico di questa isola a forma di pesciolino, non lo avevo, per questo ho usato il Vin Santo in sostituzione, preparando questo dolce tipico delle loro feste natalizie che però si trova sempre tutto l’anno, anche col nome di torta di Napoleone. Pochi ingredienti, farina, zucchero, frutta secca, niente uova e il tocco rosa dell’Alchermes.
Ho cercato di dimenticarmi, dopo il primo morso, che dovrò aspettare un altro anno per tornare.
SCHIACCIA BRIACA DELL’ELBA
Preparazione: 10 minuti Cottura: 25 min.+ 10 min. Dosi: 6-8 persone
Ingredienti:
- 200 g di farina 00
- 8 g di lievito chimico
- 1 pizzico abbondante di sale
- 90-100 g di zucchero semolato
- 65 g di uvetta
- 65 d di mix frutta secca (io nocciole, noci, mandorle con la pelle)
- 20 g di pinoli
- 70 g olio (io metà e.v.o. e metà mais)
- 60 g di Aleatico (oppure Vin Santo, Marsala, vino passito a scelta)
- 30 g Alchermes
Per rifinire:
- 1 cucchiaio abbondante di zucchero
- 20 g di Alchermes
- 1 cucchiaio di Aleatico o altro
Preparare la Schiaccia briaca dell’Elba è davvero molto semplice, iniziate mettendo in una ciotolina l’uvetta in ammollo con l’Alchermes e l’Aleatico (per me Vin Santo), in modo che si ammolli ben bene.
Nel frattempo, se avete voglia – ma è un passaggio omettibile – potrete leggermente tostare la frutta in forno a 150° per 10 minuti o in padella a fiamma molto bassa, per poi farla intiepidire. Questo servirà per spingere il sapore della frutta secca che rilascerà i proprio olii essenziali, ma se non avete modo o tempo, non importa!
In una ciotola capiente versate la farina, il lievito in polvere, il sale, lo zucchero e mescolate velocemente, poi inserite l’uvetta ammollata con tutto il resto del liquido dei liquori, l’olio e la frutta secca: iniziate ad amalgamare mescolando anche con un mestolo, poi proseguite a mano sempre nella ciotola, fino a ottenere un composto dall’aspetto rustico ma omogeneo e senza lavorare troppo l’impasto.
Accendete il forno a 180°. Prendete uno stampo da torte antiaderente del diametro di 18 cm – andrà bene uno stampo a cerniera o uno stampo tradizionale – oliate appena e infarinate leggermente (oppure seguite il consiglio in fondo). Inserite l’impasto schiacciandolo con le mani per livellarlo e farlo aderire alle pareti, infornatelo e abbassate immediatamente la temperatura a 160°, cuocendo per almeno 20-25 minuti.
A questo punto, estraete la schiaccia briaca dal forno, cospargete la superficie con dello zucchero semolato e con il mix di alchermes e liquore, infornando di nuovo per almeno altri 10 minuti ultimando la cottura.
Estraete la schiaccia e lasciatela nello stampo a freddare completamente prima di sformare. Si conserverà a lungo, ben incartata, e anche se con l’andare dei giorni seccherà, potrete mangiarla inzuppandola nel vostro liquore preferito.
I miei consigli:
- Se avete solo una tortiera da 24 cm riproporzionate tutti gli ingredienti moltiplicando i quantitativi x 1,5.
- Per agevolare la sformatura, potrete mettere della carta da forno sul fondo dello stampo: se si tratta di uno stampo a cerniera, incastrate il foglio tra la base e i bordi prima di chiudere la cerniera; se è uno stampo tradizionale senza fondo rimovibile, ritagliate un cerchio di carta da forno della misura della base e lasciatelo sul fondo prima di inserire l’impasto. In questo modo, se i bordi dello stampo sono antiaderenti, non avrete bisogno di oliare e infarinare lo stampo, garantendovi un’estrazione della torta facile e senza problemi.
- Per altri dolci con frutta secca, date un occhio qui!
Questa volta affascinata anche dal racconto, un posto che non è casa, ma ti senti a casa, un posto di altri, fatto per te, sarà che la “schiaccia” mi viene puntualmente consegnata ogni anno e lo adoro,sarà che quel dolce mi fa pensare al’ infanzia , sarà che è semplice…sarà che invecchia
Grazie Alice